Benefici di una corretta respirazione

benefici di una corretta respirazione

Molto spesso trattamenti farmacologici, come per esempio ansiolitici, hanno un’efficacia a lungo termine limitata. Sono inoltre adeguati per sopprimere i sintomi, ma non per curare le cause. E causano una lunga lista di effetti collaterali, senza considerare la dipendenza che inducono. Esistono però tecniche di respirazione che dimostrano di risolvere non solo i sintomi, ma spesso anche le cause per disordini come ansia e depressione. In questo articolo andremo ad analizzare i benefici e l’importanza di una corretta respirazione. (1)

Prima seduta

Basti pensare che una SINGOLA pratica respiratoria riduce significativamente pressione sanguigna, aumenta la variabilità della frequenza cardiaca e ossigenazione, stimola le funzioni polmonari e migliora la forza dei muscoli respiratori. (2)

Ma i benefici a lungo termine sono molto più significativi

Studi mostrano come la pratica di una tecnica respiratoria riduca stati emozionali negativi come stress, depressione, disordini da stress post traumatico, ansia e insonnia. Gli studi mostrano come respirazioni lente e controllate stimolino il nervo vago mentre respiri più veloci causano una leggera stimolazione del sistema simpatico (simile ad un esercizio fisico) migliorando la tolleranza allo stress. (1)

Inibizione simpatica

Analizzando il meccanismo di respirazione è stato stabilito che l’inspirazione inibisce l’attività del sistema simpatico. Infatti una respirazione lenta e profonda mostra una quasi completa inibizione simpatica. Questa inibizione dipende dal coinvolgimento del volume polmonare: massimo volume, massima inibizione. Nonostante queste scoperte, lo specifico meccanismo che porta a questi straordinari risultati è ancora poco compreso. Ciò che invece è stato da poco scoperto è come avviene l’inibizione della risposta alla norepinefrina in seguito a profondi e controllati respiri: influendo sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Ma c’è di piu: tecniche di respirazione combinate con meditazione mostrano un incremento di dopamina e dei livelli di 5-hydroxyindole-3-acetic acid, un metabolita della serotonina. (1)

Migliora attenzione

Ma non è finita qui. Recenti studi suggeriscono un’associazione tra respirazione e attenzione. Era infatti da tempo nota la correlazione tra disturbi dell’attenzione e disfunzioni respiratorie. Alcuni ricercatori sostengono che il rilassamento generato da lente respirazioni aiuta persino bambini con ADHD: deficit di attenzione. è stato appunto sviluppato un “gioco” basato sulla respirazione chiamato “chillfish”, che migliora i livelli di attenzione e rilassamento nei bambini. (1)

Nervo vago

La maggior parte dei benefici che risultano da respirazioni lente e profonde sono dovuti all’attività del nervo vago. Il nervo vago detecta le variazioni nei livelli di ossigeno, anidride carbonica e pH modulando risposte opportune. è quindi fortemente influenzato dalla respirazione. Ma non solo: è associato anche alle emozioni, alla loro regolazione e loro espressione. Infatti, disfunzioni del sistema nervoso autonomo sono associate ad ansia, depressione, sindrome post traumatica, attacchi di panico, e altri disordini relazionati con stress fisico e mentale. (2)

Memoria

Per cercare di capire meglio il meccanismo, sono stati eseguiti studi usando eletrocardiogramma e fMRI (risonanza magnetica funzionale) durante pratiche di respirazione e meditazione. è stato notato un incremento di “beta activity” nella regione frontale e occipitale del cervello, associato ad un incremento delle performance cognitive come attenzione, memoria ed esecuzione di movimenti.(2)

Conclusione

Nonostante sia stato dimostrato che le emozioni possono influenzare la respirazione e che la respirazione può influenzare le emozioni, non ci sono principali trattamenti che sfruttano questa relazione. Le tecniche di respirazione sono molto semplici e senza nessun costo. Efficaci e senza effetti collaterali. Eppure non sono largamente usate come trattamenti. Molto più comodo e veloce prendere un farmaco. Ma se non ci focalizzassimo sull’immediata gratificazione ma pensassimo alle conseguenze a lungo termine, non ci sarebbero dubbi su quale trattamento scegliere.

Referenze

1- Jerath R, Crawford MW, Barnes VA, Harden K. Self-regulation of breathing as a primary treatment for anxiety. Appl Psychophysiol Biofeedback. 2015;40(2):107-115.

2- Ma X, Yue ZQ, Gong ZQ, Zhang H, Duan NY, Shi YT, Wei GX, Li YF. The Effect of Diaphragmatic Breathing on Attention, Negative Affect and Stress in Healthy Adults. Front Psychol. 2017

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