Le vitamine del gruppo B svolgono numerosissime funzioni a livello cellulare. Per fare un esempio, la B6 è un cofattore per più di 140 diversi enzimi necessari per la sintesi, degradazione e interconversione di aminoacidi. Una delle conseguenze di un deficit di vitamine B è un accumulo di omocisteina (dovuto ad una rallentamento nel degradarla e riciclarla) che comporta gravi conseguenze cellulari. Dopo aver notato alti livelli di omocisteina in pazienti con patologie cardiovascolari e neurodegenerative è stata presa in considerazione l’ipotesi dell’omocisteina, con conseguente concentrazione di ricerche sugli effetti delle vitamine B sul cervello. In questo articolo andremo ad approfondire le funzioni delle vitamine del gruppo B e le conseguenze sul cervello. (1)
Metabolismo
Le funzioni delle vitamine del gruppo B si possono suddividere in relazione al loro ruolo nel metabolismo: cataboliche (generazione di energia) e anaboliche (costruzione di molecole).
Catabolismo: Riboflavina (tiamina), niacina e acido pantotenico sono coenzimi nella respirazione mitocondriale aerobica: sono responsabili per la formazione di ATP. La tiamina per il metabolismo mitocondriale del glucosio e biotina (vit b12) per quello degli acidi grassi e aminoacidi.
Anabolismo: Il gruppo B è coinvolto nella sintesi di gruppi metilici indispensabili per la metilazione di tutte le reazioni genomiche e non (SAM). (1)
Indispensabili nel cervello
Le vitamine B sono estremamente importanti per il cervello. Lo dimostra la loro capacità di passare la barriera ematoencefalica (grazie a specifici meccanismi di trasporto). I loro livelli sono poi finemente regolati da diversi meccanismi omeostatici nel cervello. Questo per garantire concentrazioni sempre sufficientemente alte. Per comprenderne l’importanza, biotina e acido pantotenico presentano una concentrazione nel cervello 50 volte maggiore rispetto a quelle plasmatiche. (2)
Tiamina (Vitamina B1)
La tiamina è un coenzima fondamentale per la sintesi di acidi grassi, steroli, acidi nucleici, aminoacidi aromatici ed è un precursore di diversi neurotrasmettitori. Gioca infatti un ruolo essenziale nella neuromodulazione dell’ acetilcolina e contribuisce alla struttura e funzione delle membrane cellulari, neuroni e nevroglia inclusi. (1)
Riboflavina (Vitamina B2)
è il precurose di FMN e FAD (flavoproteine), cruciali per la sintesi e riciclo di niacina, folati e vit b6, ma anche per la sintesi di tutte le proteine eme (emoglobina inclusa). Sono anche fondamentali cofattori nella regolazione di ormoni tiroidei, nell’assorbimento del ferro e nel metabolismo di acidi grassi per la componente lipidica nel cervello. Una carenza di riboflavina è associata ad un largo spettro di conseguenze negative concerni le funzionalità del cervello. I suoi derivati hanno anche proprietà antiossidanti. Insomma, estremamente essenziale. (1)
Niacina (Vitamina B3)
I derivati nucleotidici della niacina (NAD e NADP) sono coinvolti in ogni funzione cellulare sia periferica che cerebrale. Reazioni ossidative, protezione antiossidante, metabolismo e riparazione DNA, produzione di energia, segnali cellulari. Un gruppo dei suoi recettori è coinvolto nello sviluppo della schizofrenia e nel Parkinson. In quest’ultimo caso è stato dimostrato in uno studio che la somministrazione di 250 mg di niacina attenua i disturbi correlati al sonno per pazienti con Parkinson. (1)
Acido pantotenico (Vitamina B5)
Precursore del coenzima A (CoA). Ha un ruolo nel metabolismo ossidativo ma anche nella funzione e struttura delle cellule cerebrali e nella sintesi di diversi neurotrasmettitori e ormoni steroidei. (1)
Vitamina B6 (Piridossina, Piridossale, Piridossamina)
Forse la più essenziale, è un cofattore nella sintesi di neurotrasmettitori come dopamina, serotonina, GABA, noradrenalina e melatonina. Anche una leggera carenza comporta uno squilibrio nella sintesi di GABA e serotonina e quindi disturbi del sonno, del comportamento, delle funzioni cardiovascolari e perdita di controllo ipotalamo-pituitaria sul rilascio di ormoni. Ma non è finita qua. Ha anche un effetto diretto sull’espressione genica e sulle funzioni immunitarie, come nella regolazione di glucosio nel cervello. Una carenza comporta un aumento dei marker infiammatori. Estremamente pertinente dal momento che i processi infiammatori contribuiscono allo sviluppo di numerose patologie (demenza e declino cognitivo incluse). (1)
Biotina (Vitamina B7)
La biotina come accennato prima è fondamentale nel metabolismo del glucosio ed emostasi. Una sua carenza è però raramente riportata, fatta eccezione per diabetici tipo II. (1)
Folato (Vitamina B9) and Vitamina B12 (Cobalamina)
Queste due vitamine sono strettamente complementari: una carenza di B12 comporta un deficit funzionale di folato portando ad una riduzione della stabilità del DNA e riparazione ed espressione genica. Questo può promuovere un atrofia ippocampale, demielinizzazione e quindi compromissione della propagazione di un impulso nervoso (potenziale d’azione). (1)
Cervello
Abbiamo riassunto i più importanti meccanismi con cui queste vitamine agiscono. Facilmente intuibile quindi la loro importanza per le funzioni cerebrali. Per esempio i sintomi primari di una carenza di B6 sono neurologici ed includono depressione, declino cognitivo, demenza e disfunzioni autonomiche. Più di un terzo dei casi di ricoveri psichiatrici mostrano una carenza di B9 o B12. (3)
Supplementare o non supplementare?
Le ricerche dimostrano che è generalmente sicuro assumere dosi di vitamine del gruppo B largamente superiori ai livelli minimi raccomandati. L’unica eccezione è l’acido folico. Nonostante non sia certo che alte concentrazioni possano essere dannose, ci sono dati a sostegno di un suo effetto cancerogeno. In realtà sembra essere rilevante soltanto per chi soffre di patologie come artrite reumatoide, psoriasi, infezioni batteriche. E in particolare soltanto in pazienti che assumono farmaci anti-folato, interferendo con il suo meccanismo d’azione. Potrebbe quindi essere protettivo a basse concentrazione ma cancerogeno ad alte. (1) (4)
Multivitaminici
Ricerche sui benefici di una supplementazione di vitamine B sul cervello è controversa. Ma l’argomento è sotto approfondimento. Ciò che è per ora certo sono i benefici dimostrati da ricerche sui multivitaminici. Mostrano infatti in bambini e adulti sani un miglioramento delle funzioni cerebrali in seguito a supplementazione di multivitaminici contenenti tutte le vitamine B largamente sopra i livelli raccomandati. (1) (4)
dove possiamo trovare naturalmente le Vit B?
- Grani integrali come riso, orzo, miglio
- Carne: rossa, pollame e pesce
- Uova latte e formaggi
- Legumi
- Frutta secca e semi
- Verdure come broccoli e spinaci
- Frutta (banane, avocado, agrumi)
Conclusione
Nonostante ulteriori ricerche siano necessarie per dimostrare i benefici di una loro supplementazione, è fondamentale non esserne carenti viste le conseguenze. Abbiamo anche visto che un loro eccesso generalmente non è dannoso quindi meglio non rischiare e supplementare.
Referenze
1- Kennedy DO. B Vitamins and the Brain: Mechanisms, Dose and Efficacy–A Review. Nutrients. 2016;8(2):68.
2- Reynolds E. Vitamin B12, folic acid, and the nervous system. Lancet Neurol. 2006;5:949–960. doi: 10.1016/S1474-4422(06)70598-1
3- Mitchell E.S., Conus N., Kaput J. B vitamin polymorphisms and behavior: Evidence of associations with neurodevelopment, depression, schizophrenia, bipolar disorder and cognitive decline. Neurosci. Biobehav. Rev. 2014;47:307–320.
4- Kennedy D.O., Haskell C.F. Vitamins and cognition: What is the evidence? Drugs. 2011;71:1957–1971.