Gratificazione istantanea o attesa per una ricompensa più grande?

gratificazione istantanea

Una delle funzioni dell’ippocampo è pianificare future decisioni, che insieme ad un’altra area, il nucleo accumbens (la zona del cervello che presenta la maggior concentrazione di dopamina, responsabile per ricompense e piacere), regolano il nostro prendere decisioni gratificanti (1). Significa che nelle azioni di tutti i giorni ponderiamo tra piacere istantaneo o attesa per una ricompensa più intensa. La scelta di uno snack veloce e poco salutare rispetto ad una cena che richiede tempo e preparazione è una gratificazione istantanea. La scelta di non andare fuori a cena per risparmiare soldi e potersi permettere quel tanto sognato viaggio è un’attesa per una ricompensa più intensa. L’arma a doppio taglio è che ogni volta che compiamo un’azione ne rafforziamo il pattern cerebrale. Se quindi rinforziamo quotidianamente il pattern più facile e veloce, diventa naturale, automatico. Bramiamo quel conseguente rilascio di dopamina esattamente come un drogato desidera una dose. 

Conseguenze

E in un’era digitale, bombardati da stimoli, diventa più difficile dire di no. E si finisce per dare un’occhiata veloce al telefono anche quando si è in compagnia. Una “scrollata” veloce ai social media. Uno snack nella dispensa, un acquisto online, avventure di una notte. Innocenti distrazioni a lungo andare si trasformano in vere e proprie dipendenze. Con il medesimo meccanismo con cui si adottano nuove abitudini. Con il tempo diventa naturale, non ci si pensa nemmeno piu. Come lavarsi i denti, allacciarsi le scarpe, percorrere lo stesso percorso per andare a lavoro. Allo stesso modo ci abituiamo alla soluzione più veloce e invitante purchè ci soddisfi nell’immediato. 

Salute

Ma oltre alle conseguenze sullo stile di vita, si ripercuote anche sulla salute. Leggero raffreddore? perchè aspettare che il proprio sistema immunitario faccia il suo dovere e si rafforzi? Meglio una pillolina così in un giorno mi sento di nuovo alla grande. Infortunio? Incidente? Caduta? Non voglio certo aspettare mesi tra dolori e limitazioni, il mio corpo è troppo lento a ripararsi da solo. Pillolina e passa tutto. Ma eliminando i sintomi e non le cause ecco che il problema insorge di nuovo e più intenso di prima. La notte non riesco a dormire! Invece di analizzare le cause, un paio di gocce e dormi sogni tranquilli. Senza gocce però il problema persiste. E così per la maggior parte dei problemi.

Riflessione

Dove sta quindi la linea tra assolutamente necessario e posso farne a meno? Più aumenta la tendenza ad avere tutto e subito, più questa linea scompare, lasciandosi dietro un mondo di drogati rammolliti e patologie croniche.

Bibliografia

1 – Kalenscher T, Ohmann T, Güntürkün O. The neuroscience of impulsive and self-controlled decisions. Vol. 62, International Journal of Psychophysiology. Elsevier; 2006.

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