Storia e successo della dieta FODMAP

frutta: dieta FODMAP

In questo precedente articolo abbiamo descritto la dieta FODMAP, cos’è, i suoi benefici e come si adotta. Andiamo ora invece ad indagare la storia e il successo della dieta FODMAP, come è stata sviluppata e come è riuscita ad acquisire in così poco tempo tanta visibilità.

Nonostante la dieta FODMAP sia stata sviluppata da pochissimi anni, le sue linee guida venivano adottate da alcune persone già tanti anni fa. Impossibile per alcune persone non notare certi spiacevoli sintomi (diarrea, gas, dolori) che peggioravano dopo il consumo di determinati alimenti. Era quindi buon senso: per non aggravare i problemi era necessario evitare latticini, legumi, alcuni frutti, alcuni cereali. Ma non si conoscevano ancora gli elementi in comune tra questi cibi. Di conseguenza i consigli alimentari che venivano dati a persone che soffrivano di disturbi intestinali erano azzardate supposizioni senza una precisa struttura. (1)

Malassorbimento di carboidrati

Negli ultimi 50 anni i progressi scientifici hanno permesso di scoprire cos’hanno in comune questi cibi che causano i soliti disturbi intestinali. Inizialmente fu definito un malassorbimento di carboidrati. Causavano diarrea, dolori, gonfiore e fu associato alle cause di IBS (sindrome da colon irritabile). Al principio quindi fu solo il lattosio ad essere incluso. Era il 1959 quando i primi casi di alactasia congenite furono riportati (assenza completa di enzimi necessari per rompere e digerire molecole di lattosio). Ma fu soltanto 6 anni dopo che venne descritta l’associazione di diarrea con ipolattasia (deficit degli enzimi per metabolizzare il lattosio). Divenne trattamento comune in pazienti con IBS la restrizione di latticini ma non fu sufficiente per migliorare i sintomi. (1)

Fruttosio

Con il fruttosio i risultati furono più promettenti. Inizialmente 4 pazienti con lunghi episodi di diarrea risolsero il problema con una dieta senza fruttosio. Successivamente, nel 1983, fu dimostrato un malassorbimento di fruttosio in un bambino con diarrea tramite un test dell’alito/respiro. Pazienti con IBS riportarono allora buoni risultati con una dieta a restrizione di fruttosio. Ma in seguito altri sintomi vennero riportati dopo un uso di dolcificanti. Mannitolo e xilitolo erano largamente usati ma fu solo negli anni 60 che venne riportato in diversi studi i loro effetti sulla flora batterica. Finalmente nel 2006 venne strutturata una dieta che prevedeva la restrizione di fruttosio e fruttani per pazienti con IBS o malassorbimento di fruttosio, mostrando benefici nel 76% dei pazienti che parteciparono allo studio. (1)

Nome e ricerche

In realtà fu nel 2004 che venne coniato ed accettato il termine FODMAP: Fermentable, Oligosaccharides, Disaccharides e Monosaccharides And Polyols. Fu stabilito un intenso programma di ricerche per confermare il meccanismo d’azione dei FODMAPs, per valutare le quantità di assunzione di queste molecole, per garantire i suoi benefici e i potenziali rischi nell’adottare una dieta a bassi FODMAP e per estendere le sue applicazioni ad altre patologie gastrointestinali. (1)

Conclusione

Negli ultimi anni la dieta FODMAP è diventata sempre più popolare anche grazie a solide evidenze scientifiche e testimonianze. Inoltre diverse applicazioni ora consentono di seguire la dieta in maniera facilitata e più controllata. La dieta, da semplici consigli basati su personali supposizioni è diventata in breve tempo una chiara e strutturata dieta con evidenze scientifiche sui suoi benefici.

Referenze

1- Gibson PR. History of the low FODMAP diet. Vol. 32, Journal of Gastroenterology and Hepatology (Australia). Blackwell Publishing; 2017. p. 5–7.

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