Viste le numerose conseguenze di uno sbilancio elettrolitico, è stato indagata una possibile correlazione con la patogenesi tumorale. Partendo dal fatto che il consumo di acqua si sta spostando sempre di più verso fonti processate, con conseguente demineralizzazione, un suo consumo esclusivo può cambiare la composizione ionica e molecolare dentro e fuori la cellula portando a iponatremia, ipokaliemia, ipomagnesemia e ipocalcemia che sono appunto comuni fattori in pazienti con tumori. Uno sbilancio nell’omeostasi degli elettroliti può contribuire a diversi stadi nello sviluppo tumorale influenzando le interazioni tra matrice extracellulare, molecole che inviano messaggi, vasi sanguigni e citochine. Inoltre bere acqua con bassi livelli di sodio, potassio, magnesio e calcio può influenzare la tonicità e la osmolarità dei fluidi corporei generando uno stress osmotico. Andiamo a capire che cosa significa e ad indagare la relazione tra elettroliti e tumori. (1)
Volume cellulare
Nonostante il preciso meccanismo con cui queste carenze potrebbero agire sulla patogenesi tumorale sia sconosciuto, la loro gestione è fondamentale per determinare le possibilità di guarigione in pazienti con tumori.
Le alterazioni del volume cellulare e dei meccanismi di regolazione del volume possono influenzare alcuni tra i fondamentali processi che portano allo sviluppo di cancro come angiogenesi, instabilità genomica, “resistenza” alla morte programmata cellulare, segnali proliferativi, infiammazione. La correlazione tra uno squilibrio elettrolitico e questi segni caratteristici sono chiaramente stabiliti, è necessario però approfondire se l’assunzione di un acqua demineralizzata può effettivamente indurre un deficit elettrolitico portando a gravi conseguenze. (1)
Uno squilibrio elettrolitico generalmente accompagna o precede la diagnosi di un tumore. Non si riesce però ancora a definire se lo squilibrio è causato dal cancro o dagli effetti collaterali della terapia piuttosto che da fattori predisponenti.
Sodio
Ciò che invece è chiaro è che iponatremia aggrava le caratteristiche di un tumore portando ad un peggioramento delle condizioni del paziente. (2)
Potassio
Mentre uno squilibrio di potassio è associato a numerose neoplasie maligne: “carcinoma bronchiale, cancro e adenocarcinoma ai polmoni, tumore del timo, tumori pancreatici, cancro della tiroide”. (3)
Magnesio
Diversi studi hanno riportato un incremento del rischio di cancro colorettale con basse concentrazioni di magnesio intracellulare.
Altri 2 studi hanno invece dimostrato che un incremento nell’assunzione di magnesio può prevenire il rischio di cancro del colon in pazienti sovrappeso e diabetici di tipo II, migliorando la sensibilità all’insulina. è stato infatti notato che bassi livelli di magnesio sono associati ad un aumento dello stress infiammatorio ed è ormai risaputa la connessione tra infiammazione e cancro. (1)
Calcio
Anche una carenza di calcio, come è stato dimostrato da numerosi studi, è fattore di rischio per lo sviluppo di diversi tumori, specialmente tumore al seno e colorettale. (3)
Stress osmotico
I processi controllati dal volume cellulare e stress osmotico sono gli stessi coinvolti nello sviluppo di un tumore. Per menzionarne alcuni: crescita e proliferazione, segnali ormonali, metabolismo, eccitabilità, filtrazione di rifiuti, necrosi e apoptosi, endocitosi, comunicazione neuronale etc. Sono quindi numerosi i processi con cui uno sbilancio elettrolitico può mediare lo sviluppo di tumori, progressione e metastatizzazione. Può addirittura attivare vie infiammatorie nelle cellule gastrointestinali promuovendo l’insorgenza di tumori dovuto all’aumento del ciclo cellulare, inibendo le vie dei soppressori tumorali e attivando oncogeni.
Ancora una volta, diversi studi riportano un insorgenza di tumori (esofago, stomaco, cistifellea, pancreas, colon e fegato) in concomitanza ad uno squilibrio elettrolitico, ma è per ora impossibile stabilire cos’è la causa di cosa. Un pò il solito discorso: viene prima l’uovo o la gallina. (1) (4)
Conclusione
Date le citate correlazioni nella patogenesi di tumori con i processi cellulari determinati da elettroliti (senza considerare ulteriori correlazioni omesse), è bene prestare molta attenzione ad evitare un deficit elettrolitico.
Una carenza elettrolitica porta ad alterazioni in tonicità e osmolarità che possono sfasare i meccanismi osmoregolatori (necessari per mantenere volume cellulare, trasporto ionico, struttura delle proteine etc), con il rischio di influenzare lo sviluppo di tumori attraverso modificazioni genomiche, espressione di oncogeni, modificazione della trasduzione dei segnali ed anche ipossia.
Nonostante non ci siano certezze, è di certo piu conveniente rimanere bilanciati (elettroliticamente parlando, ma non solo) e non correre il rischio.
Referenze
1- Nriagu J, Darroudi F, Shomar B. Health effects of desalinated water: Role of electrolyte disturbance in cancer development. Vol. 150, Environmental Research. Academic Press Inc.; 2016. p. 191–204.
2- Abu Zeinah GF, Al-Kindi SG, Hassan AA, Allam A. Hyponatraemia in cancer: association with type of cancer and mortality. Eur J Cancer Care. 2015;24(2):224–31.
3- Aldinger KA, Samaan NA. Hypokalemia with hypercalcemia. Prevalence and significance in treatment. Ann Intern Med. 1977;87(5):571–3.
4- Colotta F, Allavena P, Sica A, Garlanda C, Mantovani A. Cancer-related inflammation, the seventh hallmark of cancer: links to genetic instability. Carcinogenesis, Volume 30, Issue 7. 2009. p. 1073–1081