Elettroliti: la loro importanza e le conseguenze di un loro squilibrio

sale: importanza elettroliti e conseguenze di un loro squilibrio

Sembra scontato ma un equilibrio elettrolitico è fondamentale per mantenere un buono stato di salute fisica e mentale e per prevenire numerose patologie. Un deficit o un eccesso può essere dannoso e in alcuni casi fatale. In questo articolo andremo a descrivere i principali elettroliti, la loro importanza e le conseguenze di un loro squilibrio, per continuare nella seconda parte con la loro presunta correlazione con i tumori e l’importanza di un equilibrio nella dieta ma anche nello stile di vita.

Di cosa stiamo parlando

I principali elettroliti sono il sodio, potassio, cloro, magnesio, calcio, fosforo e bicarbonati. Fatta eccezione per il bicarbonato, tutti gli elettroliti vengono assunti con la dieta. Gli elettroliti sono essenziali per diverse funzioni del nostro corpo come mantenere una neutralità elettrica, nella generazione e conduzione del potenziale d’azione in nervi e muscoli. (1)

Un eccesso o un deficit influenza le normali funzioni e può portare a complicazioni per tutta la durata della nostra vita.

Sodio

Il sodio è uno dei più importanti elettroliti presente in abbondanza fuori dalla cellula. Il suo compito è mantenere il volume extracellulare e regolare il potenziale delle membrane cellulari. Per fare questo viene continuamente scambiato con il potassio che troviamo all’interno della cellula: sodio esce e potassio entra.

Iponatremia può essere diagnosticata quando i livelli di sodio sono inferiori a 135 mmol/L e presenta sintomi neurologici come mal di testa, confusione, nausea, delirio. Ipernatremia invece è presente quando i livelli di sodio sono superiori a 145 mmol/L. è caratterizzata da disturbi del sonno, sensazione di costante stanchezza, tachipnea (sensibile aumento del battito cardiaco). Bisogna però stare molto attenti nel ripristinare i valori normali di sodio: una rapida correzione può portare a edema cerebrale e alla sindrome da demielinizzazione osmotica (mielinolisi pontina centrale, la quale causa paralisi e altri sintomi neurologici) (1)

Potassio

Come accennato prima il potassio è principalmente intracellulare. Le conseguenze di uno sbilanciamento di potassio sono le aritmie cardiache. Questo avviene quando i valori di potassio sono superiori a 5.5 mmol/L: iperkaliemia. Caratterizzata anche da crampi muscolari, rabdomiolisi, mioglobinuria e stanchezza muscolare. Ipokaliemia invece è diagnostica quando i livelli sono inferiori a 3.6 mmol/L. Stanchezza, debolezza, contrazioni muscolari sono i principali sintomi. (2)

Calcio

Il calcio è implicato nella mineralizzazione ossea, nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella contrazione muscolare, nella secrezione di ormoni e nella coagulazione del sangue. è presente principalmente fuori dalla cellula e la principale fonte è la dieta. Il suo assorbimento dipende però da una forma attiva della vitamina D, nell’intestino. Anche le paratiroidi regolano la sua secrezione. 

Ipocalcemia è presente quando i livelli sono inferiori a 8.8 mg/dL, appunto dovuto ad una mancanza di vitamina D o a ipoparatiroidismo. Ipercalcemia quando i livelli superano 10.7 mg/dL (iperparatiroidismo). 

Una supplementazione di calcio può anche essere beneficiosa per prevenire fratture. Ma un suo eccesso ha effetti collaterali. Non superare i 2000-2500 mg/dia. (3)

Magnesio

Il magnesio è implicato nella contrazione e rilassamento muscolare, nel rilascio di neurotrasmettitori e garantisce una corretta funzione neurologica. è un catione intracellulare. Ipomagnesemia è notabile quando i livelli sono inferiori a 1.46 mg/dl. Tipicamente con un eccesso nel consumo di alcol o perdite gastrointestinali e renali. Le aritmie ventricolari la caratterizzano. Ma è anche associata a numerose condizioni croniche come infiammazione e stress ossidativo, disfunzione endoteliale, un incremento della reattività vascolare, aumento del tono vascolare, ipertensione, malattie cardiovascolari, infarti e nella resistenza insulinica in pazienti diabetici tipo II. Diversi studi riportano effetti benefici in un aumento dell’assunzione di Mg, sia con la dieta che con supplementazione (4)

Cloro

Questo elettrolita è principalmente extracellulare. Ipercloremia può essere dovuta a perdita di bicarbonato gastorintestinale. Mentre ipocloremia a vomito o eccessiva ritenzione idrica. (1)

Fosforo

Anche il fosforo lo troviamo nell’ambiente extracellulare. Principalmente nelle ossa e nei denti. è fondamentale nelle vie metaboliche. Regolato da Vitamina D, PTH e calcitonina. Un suo squilibrio può essere attribuito alla dieta, disturbi gastrointestinali, o escrezione da parte dei reni. (1)

Riassumendo in breve

Iponatremia, ipernatremia e ipomagnesemia possono portare a conseguenze neurologiche come convulsioni. Ipokaliemia e iperkaliemia, come anche ipocalcemia sono responsabili invece per aritmie. Uno squilibrio del bicarbonato porta a acidosi o alcalosi metabolica.

Schematizzando, le principali cause di uno sbilancio elettrolitico sono

  • Iponatremia: basso consumo di sodio con la dieta, polidipsia (sensazione di sete), SIADH, insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica, insufficienza surrenalica, iperglicemia, dislipidemia.
  • Ipernatremia: perdita di fluidi tramite la pelle e il tratto gastrointestinale, diuresi osmotica, somministrazione soluzione salina ipertonica
  • Ipokaliemia: iperaldosteronismo, diuretici
  • Iperkaliemia: deficienza insulinica, beta bloccanti, ridotta escrezione di potassio dovuta ad una deficienza o resistenza aldosteronica o ad insufficienza renale acuta o cronica
  • Ipercalcemia: tumore, iperparatiroidismo, malattia granulomatosa cronica
  • Ipocalcemia: pancreatite acuta, deficienza ormone paratiroide, ipomagnesemia, sepsi
  • Ipermagnesemia: elevata assunzione di magnesio
  • Ipomagnesemia: perdite renali dovute a diuretici, eccesso nel consumo di alcol, diarrea
  • Bicarbonati: aumento con alcalosi metabolica e riduzione con acidosi metabolica
  • Ipercloremia: infusione salina
  • Ipocloremia: diarrea, diuretici
  • Ipofosfatemia: sindrome da rialimentazione, deficienza vitamina D, iperparatiroidismo
  • Iperfosfatemia: ipoparatiroidismo, malattia renale cronica (1)

Conclusione

Le funzioni di ogni singolo elettrolita sono numerose ed essenziali. Risulta quindi evidente l’importanza di un loro equilibrio. Eppure non è così scontato dato l’enorme consumo di cibi processati, soprattutto in bambini ed adolescenti. Nella seconda parte andremo ad analizzare la presunta correlazione tra tumori ed uno squilibrio elettrolitico. Per poi approfondire il fattore dieta.

Qualora non si riuscisse ad assumere con la dieta elettroliti sufficienti o in presenza di patologie specifiche, una loro supplementazione è fondamentale. Nel sito di questa farmacia (https://www.farmaciasignorini.it/) potrete trovare tutti i supplementi della massima qualità di cui avete bisogno. Date un’occhiata.

Referenze

1- Shrimanker I, Bhattarai S. Electrolytes. StatPearls. Treasure Island. 2020

2- Gumz ML, Rabinowitz L, Wingo CS. An Integrated View of Potassium Homeostasis. N. Engl. J. Med. 2015 Jul 02;373(1):60-72.

3- Turner JJO. Hypercalcaemia – presentation and management . Clin Med (Lond). 2017 Jun;17(3):270-273.

4- Mohammadifard N, Gotay C, Humphries KH, Ignaszewski A, Esmaillzadeh A, Sarrafzadegan N. Electrolyte minerals intake and cardiovascular health. Crit Rev Food Sci Nutr. 2019;59(15):2375-2385

Verificato da MonsterInsights