Una lesione al legamento crociato anteriore può avere un tremendo impatto sulla vita di tutti i giorni, fisicamente ed emozionalmente (parlo anche per esperienza personale). Essendo più frequente nelle donne, diversi studi potrebbero indicare un correlazione tra infortuni e fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale.
Ormoni e struttura
Si pensa infatti che gli ormoni che controllano il ciclo mestruale possano incidere sull’integrità del ACL (legamento crociato anteriore), modificandone la struttura. Questi ormoni, legandosi a recettori specifici presenti nel ACL, ne diminuiscono le proprietà tensili, meccaniche. In particolare gli estrogeni, quando si legano a recettori nel ACL, diminuiscono la proliferazione di fibroblasti, con conseguente riduzione di produzione di collagene.
estrogeni
La fase pre-ovulatoria del ciclo mestruale (giorni 1-14), quando gli estrogeni sono predominanti, potrebbe essere teoricamente collegata ad un maggior rischio di infortuni al ACL. Teoria dimostrata da uno studio condotto su sciatrici non professioniste, dove è stata evidenziata un’incidenza di infortuni doppiamente maggiore in donne durante la fase pre-ovulatoria.
Prevenzione
Ma dal momento che le metodologie degli studi condotti finora è molto limitata, non si può affermare con certezza la relazione tra ciclo mestruale e vulnerabilità del legamento. Nonostante ciò, prevenire è meglio che curare, mettendo in guarda donne, ma soprattutto atlete, delle possibili correlazioni. Può essere quindi prudente prendere le necessarie precauzioni per chi si allena vigorosamente, specialmente nella fase pre-ovulazione e nella fase di ovulazione. Chiunque invece dovrebbe considerare, come miglior forma di prevenzione, un allenamento mirato a rinforzare e bilanciare la muscolatura degli arti inferiori. (1)
Referenze
1. Belanger L, Burt D, Callaghan J, Clifton S, Gleberzon BJ. Anterior cruciate ligament laxity related to the menstrual cycle: an updated systematic review of the literature. Journal of Canadian Chiropratic Association. 2013 Mar;57(1):76–86.