Lo zinco è uno dei più abbondanti elementi del corpo umano, essenziale per diverse funzioni. è fondamentale per la crescita e per lo sviluppo. è anche coinvolto nella proliferazione e differenziazione cellulare e apoptosi. Per citarne qualcuna: la riproduzione, la vista, il gusto, riparazione del DNA, comportamento e cognizione sono tutte funzioni che necessitano zinco. è anche essenziale per la neurogenesi, sinaptogenesi e neurotrasmissione. A causa di preferenze alimentari, o disponibilità di cibi, molte persone sono carenti in zinco. In questo articolo andremo ad analizzare le funzioni dello zinco e le conseguenze di eventuali carenze.(1)
Fonti di zinco
Si stima infatti che il 40% della popolazione mondiale sia carente in zinco. La carne è il cibo che ne contiene di più. Ma non tutti i tipi di carne: la fonte più ricca di zinco è la carne rossa mentre pollame e pesce ne contengono notevolmente meno. Ma è anche presente in cereali e legumi, pur se in quantità ridotte. Proprio per questo motivo non è così scontata una sua assunzione adeguata. Per esempio, un adulto che adotta una dieta onnivora basata su pollame e pesce come unica fonte di zinco, non riuscirà a soddisfare il fabbisogno giornaliero, risultandone carente. (2)
Assorbimento
Bisogna anche considerare che i fitati ed altre fibre inibiscono l’assorbimento dello zinco aumentando il rischio di carenza. Anche il calcio può inibire il suo assorbimento.
Un deficit di zinco può anche dipendere da malattie che sbilanciano l’assorbimento intestinale. Purtroppo ne esistono tantissime: la acrodermatite enteropatica, sprue, fibrosi cistica, sindromi da malassorbimento intestinale, IBS, Crohn, anemia, sanguinamento a causa di parassiti intestinali, menorragia, perdita di zinco tramite urine in patologie renali, cirrosi, alcolismo, stress, catabolismo e infiammazioni croniche che aumentano interleuchina-1. (1)
Sintomi
Una scarsa crescita e uno sviluppo ritardato possono essere evidenti molto prima dell’insorgere dei primi sintomi che indicano una carenza di zinco. Una delle sue prime manifestazioni è la soppressione di alcuni aspetti dell’immunità cellulo-mediata. La dermatite invece è una della ultime manifestazioni, sorgendo all’aggravarsi della carenza.
Chi ne è carente può mostrare una scarsa rimarginazione delle ferite come unico sintomo. Può insorgere l’alopecia e i capelli possono diventare fragili. Anche gli effetti sul sistema nervoso non sono trascurabili: riduzione della conduzione nervosa, atassia (mancanza di coordinazione), disorientamento e una riduzione nelle performance neuropsicologiche. Purtroppo le manifestazioni iniziali di una carenza di zinco sono poco specifiche risultando difficile diagnosticarla. Ma nel lungo termine i sintomi fanno più chiarezza: ritardato sviluppo genitale e ipogonadismo, scarsi risultati nel rimanere incinta e possibile effetto teratogeno (anomalie congenite, dalla nascita), diarrea e conseguente disidratazione, pneumonia e altre infezioni e riduzione delle funzioni cerebrali. (3)
Maternità
Una carenza nutrizionale durante la gestazione può avere effetti negativi permanenti sulla crescita dei neonati, disturbi comportamentali e una compromissione delle capacità di movimento, un deficit nell apprendimento e memoria e un maggior rischio di sviluppo di malattie neurologiche nella vita adulta. (4)
eccesso
Avendo molte importanti funzioni anche l’eccesso di zinco può essere dannoso. Un eccesso durante l’embriogenesi può risultare teratogeno o addirittura letale: può causare malformazioni fetali che includono agenesi o amorfismo del cervello, midollo spinale, occhi e tratto olfattorio. L’ambiente intrauterino e postnatale influenzano profondamente la salute nella vita adulta, mettendo in guardia dalla pericolosità di una carenza o di un eccesso di zinco nel lungo termine sul nostro epigenoma. Negli adulti un eccesso di zinco causa una carenza di rame e di conseguenza una riduzione degli enzimi dipendenti da esso (colesterolo incluso). (1)
Conclusione
Lo zinco è fondamentale per tantissime funzioni nel nostro corpo, specialmente per la crescita e per le funzioni cognitive. Una sua carenza può causare numerose conseguenze, che se in fase di sviluppo, possono diventare irreversibili. Se non è possibile assumere zinco con la dieta, una sua supplementazione diventa essenziale. Nonostante un suo eccesso sia difficile da raggiungere, è giusto tenere in considerazione che un’esagerata supplementazione può avere effetti negativi. Come sempre, l’equilibrio è la chiave.
referenze
1- Maret W, Sandstead H. Zinc requirements and the risks and benefits of zinc supplementation. Journal of Trace Elements in Medicine and Biology. 2006. 20(1), 3–18.
2- Adamo AM, Oteiza PI. Zinc deficiency and neurodevelopment: the case of neurons. Biofactors. 2010;36(2):117-124.
3- Frederickson CJ, Koh JY, Bush AI. The neurobiology of zinc in health and disease. Nat Rev Neurosci. 2005;6:449–462.
4- DiGirolamo AM, Ramirez-Zea M. Role of zinc in maternal and child mental health. Am J Clin Nutr. 2009;89:940S–945S.