Rimanendo in tema microbiota, un altro microrganismo che ha sviluppato una strategia di riproduzione formidabile sono i funghi. Le loro interazioni con la natura e con ogni tipo di forma vivente attribuiscono a questo organismo un ruolo fondamentale nel ciclo della natura e della vita. Senza micelio, l’apparato dei funghi che si dirama come un sistema nervoso e che può raggiungere dimensioni spaventose (chilometri!), alberi e piante non sarebbero in grado di maturare e rimanere in salute. Rende fertile la terra e crea un network di comunicazione dentro un ecosistema. Alcuni funghi sono letali ed altri apportano benefici. Altri ancora aprono ad uno stato di coscienza più ampio ed altri causano lo sviluppo di malattie. Quel pazzo/genio di Paul Stamets spiega con scrupolosa precisione (e tanta passione) come i funghi possano cambiare il mondo. Nel suo libro Mycelium running, Paul racconta esperienze e ricerche dimostrando i possibili usi dei funghi. Uno dei tanti è la sostituzione di pesticidi con funghi. I pesticidi oltre a danneggiare l’ambiente e l’ecosistema, provocano allergie e problemi di salute anche a noi esseri umani. Alcuni funghi competono con altri microrganismi (patogeni) che possono causare malattie. Possono addirittura interagire con animali ed insetti evitando comuni infestazioni. Ecco una storia ai limiti del surreale che apre le porte all’utilizzo dei funghi come pesticidi ecosostenibili.
Formiche zombie
Un fungo appartenente alla specie cordyceps (la stessa che in umani apporta grandi benefici) ha sviluppato una geniale strategia riproduttiva. Questo fungo, o meglio le sue spore, sfrutta gli insetti per potersi riprodurre su larga scala. Quando una delle sue spore entra nell’organismo di una formica, quest’ultima non è più in grado di controllarsi. Il fungo prende il comando e la formica non è più capace “di intendere e di volere” (similmente al toxoplasma con i topi). La formica viene spinta a salire sul punto più alto dell’area circostante (o nel punto più alto del formicaio). Una volta raggiunto il punto più alto, la formica morde una foglia e blocca la propria “mandibola” con un solido morso. Ed ecco che la magia avviene: una volta che la formica è ancorata alla foglia, il fungo cresce repentinamente. Cresce così rapidamente e raggiunge tali dimensioni che spunta fuori dalla testa della formica ponendo fine alla sua vita. Il vento soffia e le spore si disperdono nell’aria. Essendo nel punto più alto dell’area, le spore possono raggiungere e depositarsi su una superficie enorme. In questo modo il fungo, sfruttando la mobilità di un insetto, garantisce una riproduzione su larga scala.
Funghi come pesticidi: i benefici
Questa storia, oltre a portare un altro affascinante esempio sull’intelligenza dei microrganismi e sulla loro capacità di interazione (o meglio di manipolazione) con altre forme di vita, mette le fondamenta per un mondo più sostenibile. Le conseguenze di queste scoperte sono varie:
La possibilità (sta già avvenendo) di sostituire pesticidi tossici con un efficace metodo naturale per combattere infestazioni.
La protezione di acqua e habitat da contaminazioni tossiche
La selezione specifica di un insetto invece che un altro. I funghi possono “attaccare” un tipo di insetto e risparmiarne un altro. A seconda del tipo di infestazione si può scegliere una specie di fungo appropriata in modo da non causare ulteriori danni all’ecosistema, risparmiando innocenti animali/insetti.
Queste sono solo alcune delle implicazioni dell’uso dei funghi come pesticidi. Paul saprà essere decisamente piu esaustivo, soprattutto con gli altri numerosi usi dei funghi per migliorare l’ambiente e la nostra salute.
Strategie difensive
Un’ultima curiosità che merita di essere raccontata. Anche animali ed insetti sono in grado di sviluppare strategie per difendersi da questi “attacchi”. Per esempio le formiche sviluppano una vera e propria fortezza attorno al loro formicaio. Con tanto di sentinelle e guardie all’ingresso. Sono per esempio in grado di smascherare un fungo travestito da formica. Quando questo avviene, la povera formica sotto ipnosi fungina viene subito “arrestata” e fatta fuori senza spiegazioni. Viene addirittura messa in un “cimitero” a parte, lontana dalle compagne sane. Purtroppo per le formiche questo non avviene molto spesso. Il fungo è in grado a sua volta di sviluppare strategie sempre più fini per bypassare le difese. Sono appunto le specie che vengono poi usate come efficaci pesticidi. Per esempio il fungo può mascherare il proprio odore e la propria funzione, spacciandosi per cibo. Le formiche portano quindi al formicaio il fungo travestito da cibo, ignare di stare trasportando un patogeno letale. In un esperimento pubblicato e sempre raccontato da Paul per verificare l’efficacia di un fungo (Metarhizium), le formiche mostrarono un comportamento unico quanto macabro. Chiaramente influenzate dal fungo, costruirono un letto di micelio sotto la propria regina. Nel giro di poco l’intero formicaio venne massacrato. Il fungo infatti può interferire con il metabolismo degli insetti. Non sono più in grado di digerire, diventando sempre più deboli ed affamati fino a quando il loro sistema immunitario crolla. E varie infezioni danno il colpo di grazia a questi poveri insetti.
Non c’è quindi da sorprendersi che i microrganismi possano migliorare o peggiorare la nostra salute. è stata persino formulata un’ipotesi sulla loro supremazia. Ma forse è ancora troppo presto per parlarne…