La dieta carnivora prevede l’assunzione di carne (pesce incluso) e prodotti animali, eliminando qualsiasi altro cibo. Una chetogenica estrema. La dieta promette di regolare i livelli di glucosio (d’altronde 0 carboidrati), di risolvere sbalzi d’umore, perdita di peso e di essere efficace nella regressione di alcune malattie autoimmuni. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Andiamo ad analizzare benefici ed effetti indesiderati della dieta carnivora. (1)
Cos’è?
La dieta è basata sulla convinzione che l’uomo preistorico mangiava quasi ed esclusivamente carne e pesce (già da tempo controversa e oserei dire definitivamente chiarita da Harari nel suo libro Sapiens). Aggiungendo che il continuo aumento odierno di malattie croniche è dovuto a diete ad alto contenuto di carboidrati.
Uno dei maggiori propositori della dieta è Shawn Baker, dottore americano, che dimostra tramite le esperienze dei suoi clienti gli effetti benefici della dieta: efficace contro depressione, ansia, obesità, diabete, artrite etc.
Nonostante non poche testimonianze attestino i suoi benefici, non ci sono ancora studi che li dimostrino (in realtà ci sono casi in cui alcune patologie, specialmente Chron, sono state trattate e risolte con questo tipo di dieta). (2)(3)
In cosa consiste la dieta carnivora
Per adottare la dieta carnivora è necessario eliminare qualsiasi cibo processato ma anche frutta, verdura, cereali, legumi, frutta secca. è invece consentito mangiare carne rossa, pollo, tacchino etc, pesce, qualche formaggio, burro, lardo e midollo osseo. Senza dimenticare gli organi, ottima ed unica fonte di vitamine e minerali.
è inoltre sconsigliato bere tè, caffè e bibite derivanti da piante.
Ciò che invece è fondamentale è riempirsi fino ad essere completamente sazi. (1)
Perdita di peso
Similmente alla dieta chetogenica, non assumendo fonti di glucosio il corpo deve fare affidamento su un altra fonte di energia: i corpi chetonici. I livelli di insulina si abbassano promuovendo la perdita di grasso anziché di massa magra.
Inoltre, aumentando il consumo di proteine si ottengono 2 effetti: sensazione di sazietà e incremento di consumo calorico da parte del metabolismo per cercare di convertire grassi e proteine in glucosio. La conseguenza è un incremento di calorie bruciate.
Ma attenzione, questo non significa che per perdere peso è necessario eliminare i carboidrati. (4)
I contro della dieta carnivora
Grassi, colesterolo e sodio
Assumendo grandi quantità di grasso animale la dieta apporta alte quantità di grassi saturi e colesterolo. Questi possono alzare i livelli di LDL (colesterolo cattivo), che è stato erroneamente relazionato fino a pochi anni fa ad un aumento di patologie cardiovascolari. Alti livelli di LDL non sono un problema se non in persone sedentarie o in chi segue una dieta ad alto contenuto di zuccheri (per approfondire leggi l’articolo sul colesterolo)
Lo stesso vale per il sodio che si può trovare in grandi quantità in bacon e carni processate. Può aumentare la pressione e sovraccaricare i reni solo in persone sedentarie. In sportivi, dove la necessità di elettroliti è alta, questo problema non esiste. (1)
Micronutrienti
La mancanza nell’assunzione di frutta verdura legumi e cereali può portare ad un deficit vitaminico e di minerali. Chi segue la dieta carnivora può sopperire a questo problema mangiando organi, ricchi in vitamine e minerali. (1)
Fibre
La mancanza di fibre può invece essere un problema reale. Sono infatti essenziali per garantire un microbiota sano ed equilibrato. Sappiamo bene come unn microbiota sbilanciato (disbiosi) possa provocare seri problemi: da semplici fastidi, a gravi infiammazioni, a depressione e persino a tumori. (1)
Non per tutti
Assolutamente da evitare in persone con patologie renali (visto l’alto consumo di proteine), o in persone sedentarie e con un alta sensibilità al colesterolo. (1)
Un piccolo esempio pratico
Colazione: uova bacon e salmone
Pranzo: tacchino, costoletta di maiale, sgombro
Cena: fegato di vacca, granchio, parmigiano
Spuntino: gamberi, brodo con midollo osseo
Conclusione
La dieta carnivora è una dieta molto restrittiva e per questo non facile da seguire, soprattutto nel lungo termine. Non ci sono ancora studi scientifici che possano dimostrare i suoi benefici, nonostante ci siano non poche testimonianze riguardo la sua efficacia. Sicuramente una dieta da indagare, soprattutto visti i benefici nel caso Crohn e diabete, e quindi un possibile trattamento per determinate patologie. In fondo anche la sorella dieta chetonegica era inizalmente (e tutt’ora, nonostante le numerose ricerche) tanto criticata. Essere aperti a tutto, sperimentare e infine tirare le somme è il modo migliore per imparare. Senza fallimenti non ci sono successi.
Come scrisse Oscar Wilde: “ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto”.
Referenze
1- Streit L. All you need to know about the carnivor diet. Healthline. 2019
2- Tóth C, Dabóczi A, Howard M, J. Miller N, Clemens Z. Crohn’s disease successfully treated with the paleolithic ketogenic diet. Int J Case Reports Images. 2016;7(9):570.
3- Tóth C, Clemens Z. A child with type 1 diabetes mellitus (T1DM) successfully treated with the Paleolithic ketogenic diet: A 19-month insulin-freedom. Int J Case Reports Images. 2015;6(12):752.
4- Shah P, Isley WL. Ketoacidosis during a low-carbohydrate diet [20]. Vol. 354, New England Journal of Medicine. 2006. p. 97–8.